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Nadal-Laver Cup, teatro da Last Dance: da Federer ad Alcaraz, un’era al tramonto

Rafael Nadal si unisce al Team Europe per la prossima Laver Cup: tra suggestioni e ricordi, l’idea di una notte d’addio in stile Federer, in un passaggio generazionale con Alcaraz protagonista

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Nadal e Federer

L’annuncio e la suggestione, la partecipazione e il ricordo. L’ufficialità dell’inserimento di Rafael Nadal nel Team Europe della prossima Laver Cup porta con sé lasciti inevitabili di un’era al tramonto. Complesso, infatti, in situazioni simili accorpare il presente, e l’inevitabile futuro, a ciò che è stato.

Lontani dal peso dei riflettori dei match ufficiali, la Laver Cup si propone come suggestivo e perfetto teatro da Last Dance. Un vestito cucito su misura da leggenda, il palcoscenico designato per cristallizzare nelle menti l’ultima immagine di una generazione.

Nadal come Federer: Laver Cup come teatro da Last Dance

Ecco il ricordo, di momenti e carriera, di rivalità e dell’atto inaugurale della saga di addii a frammenti della golden era. Nadal e Federer, inscindibile coppia filosoficamente antitetica nelle alte schiere del tennis mondiale per oltre un ventennio, saldata nel tempo dall’amicizia tra i due, unita in passerella per l’ultimo tributo all’elvetico.

Due anni dopo l’ultima notte di Federer, Nadal prenota oggi il teatro dell’addio più celebre. Tra suggestione e memorie, l’ipotesi del condensarsi di lacrime celebrative nella vetrina di una notte da consegnare nuovamente alla storia trova, poi, riscontri concreti nella realtà di un presente ben distante dalle stigmate della ben nota perfezione maiorchina.

Dal calo di rendimento unito all’inevitabile accrescere di primavere alle proprie spalle, culminando in una miscela infortuni, recuperi e rinunce obbligate. Un copione noto quando è il solo tramonto a fungere da luce su ciò che resta della propria carriera. La scelta di Rafael Nadal, ancora una volta, lascia più indicazioni che suggestioni in vista dell’addio.

Rafael Nadal e Roger Federer
Rafael Nadal e Roger Federer

Federer l’atto I: Nadal, è Alcaraz l’erede?

Un testimone generazionale che ha già conosciuto il primo passaggio di mano, proprio nella notte di Roger Federer. Un doppio che, idealmente, consegna nelle mani dello spagnolo l’onore delle chiavi dell’epoca più florida di questo sport, oltre all’onere di individuare il degno successore di questa.

Nazionalità e stile, tecnica e livello potenziale concedono da tempo il fianco al facile accostamento tra Rafael Nadal e Carlos Alcaraz. Discendente o tramite generazionale, il nuovo volto del tennis iberico, anch’esso rappresentate del Team Europe alla prossima Laver Cup, può preparare le vesti per una notte da consegnare agli annali dello sport.

Il nascere di una nuova rivalità, degna di assoluta nobiltà tennistica, si rifà all’asse tra Spagna ed Alpi, tra Nadal e Federer, nei rispettivi nuovi volti di Alcaraz e Sinner, altro candidato alla partecipazione agli ordini di Bjorn Borg. Una notte da passaggio di un testimone illustre, generazionale, nella riedizione del doppio del 2022, questa volta all’insegna del ‘vecchio’ ed il ‘nuovo’, adornando l’ultimo teatro di carriera di Rafael Nadal di una cornice edita, ma propria unicamente di chi si contorna di stigmate da leggenda, in un ideale filo rosso a congiungere le due epoche.

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Ansia Nadal, Olimpiadi a rischio? Rafa riflette sul futuro

Rafael Nadal si ferma, così le Olimpiadi sarebbe a rischio: ore di riflessione sul futuro per il maiorchino

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Rafael Nadal, Olimpiadi

Un tabellone già orfano di Jannik Sinner, Adny Murray e Holger Rune rischia di perdere una nuova stella. Rafael Nadal, a poche ore dall’inizio delle Olimpiadi, è tutto fuorché al top della condizione. A confermarlo è lo stesso coach Carlos Moya: “Non posso assicurarvi che giocherà, ha avuto una battuta d’arresto e ha deciso di riposare“.

Saltato l’allenamento con Zverev, Nadal riporta una vistosa fasciatura alla coscia che fa crescere l’apprensione riguardo le proprie condizioni. Il doppio con Carlos Alcaraz non sarebbe a rischio, mentre quanto al singolare sarebbero ore di riflessione per il tennista spagnolo.

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Olimpiadi, Monfils insidia Musetti: Djokovic-Nadal per l’ultimo ballo

Definiti i tabelloni per il tennis alle Olimpiadi di Parigi: Musetti pesca Monfils all’esordio, suggestione Djokovic-Nadal al secondo turno

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Lorenzo Musetti, Olimpiadi

È ora ufficiale il sorteggio dei tabelloni tennistici delle Olimpiadi di Parigi. Assente, a causa della tonsillite, Jannik Sinner: sarà, dunque, Novak Djokovic la testa di serie numero 1. Il serbo potrebbe incontrare il rivale di una vita, Rafael Nadal, prossimo all’addio ai campi, già al secondo turno: sul loro cammino, rispettivamente, Ebden e Fucsovic.

Matteo Arnaldi, chiamato all’esordio contro Fils, è stato sorteggiato dallo stesso lato del tabellone dei due fuoriclasse, rischiando di incontrarli sul proprio cammino già al terzo, eventuale, match. Insidia Monfils, poi, per Lorenzo Musetti sin dal debutto: il semifinalista di Wimbledon , è dallo stesso lato di tabellone di Fritz e Zverev.

Vavassori, impegnato alla prima uscita con Pedro Martinez, troverà, in caso di vittoria di entrambi, Casper Ruud al secondo turno. Esordio complesso, poi, per Darderi: l’azzurro se la vedrà con Tommy Paul, oltre a pescare il lato di tabellone con Carlos Alcaraz.

Cocciaretto e Paolini, passando al femminile, saranno impegnate, rispettivamente, contro Diana Shnaider e Ana Bogdan; mentre Bronzetti è attesa da uno spinoso esordio con Donna Vekic.

Nei doppi, Bolelli/Vavassori pescano Carreno Busta/Granollers, mentre Darderi/Musetti sfideranno Jarry/Tabilo. Sul fronte femminile, poi, Errani/Paolini affronteranno Routliffe/Sun, con Bronzetti/Cocciaretto attese da Bucsa/Sorribes Tormo. Chiudendo con i misti, infine, Errani/Vavassori debutteranno contro Andreeva/Medvedev.

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Sinner shock, salta l’Olimpiade di Parigi

Jannik SInner shock: il numero uno del mondo azzurro costretto al forfait verso l’Olimpiade di Parigi a causa di una tonsillite

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Jannik Sinner

Jannik Sinner annuncia il forfait in vista dell’imminente Olimpiade di Parigi. A comunicarlo è lo stesso tennista azzurro tramite i propri canali social, annunciando: “Dopo una buona settimana di allenamento sulla terra ho cominciato a non sentirmi bene. Ho trascorso un paio di giorni di riposo e il medico ha riscontrato una tonsillite, mi ha fortemente sconsigliato di giocare“.

Una grandissima delusione” che segue l’addio prematuro agli Internazionali di Roma per l’infortunio all’anca, oltre al malore a Wimbledon nel corso del match con Daniil Medvedev. Per Jannik Sinner non sembra esserci pace e, dopo il ‘no’ di Tokyo, è la tonsillite a precludergli la seconda Olimpiade consecutiva. Appuntamento rimandato a Los Angeles 2028, oggi il focus è sul recupero, la stagione sul cemento e al “grande in bocca al lupo a tutti gli atleti italiani“.

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