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Serie A

Torino-Juventus 0-0, Vlahovic sprecone, Milinkovic Savic decisivo

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Torino-Juventus 0-0, Vlahovic sprecone, Milinkovic Savic decisivo

La 32a giornata di Serie A ha visto il Torino affrontare la Juventus in un emozionante Derby della Mole, conclusosi con un pareggio 0-0. La partita è stata arbitrata da Fabio Maresca di Napoli. Il risultato ha mantenuto la Juventus lontana dall’avvicinamento al Milan in classifica, mentre il Torino si è portato a -3 punti dall’ottavo posto occupato dal Napoli.

Il portiere granata Si è distinto con due parate decisive che hanno salvato il risultato per il Torino. La sua prestazione è stata fondamentale per mantenere la porta inviolata. Entrambe le difese si sono dimostrate solide e organizzate, rendendo difficile per gli attaccanti creare occasioni da gol.

Sia il Torino che la Juventus hanno deluso in fase offensiva, con poche occasioni create e scarsa efficacia nel concludere. In particolare, il giocatore serbo della Juventus è stato bocciato per non aver sfruttato due opportunità chiare da gol

Con questo risultato, il Derby della Mole conferma la solidità difensiva delle due squadre, ma evidenzia anche la mancanza di incisività nei rispettivi reparti offensivi.

Difese al comando, Torino e Juventus pareggiano 0-0

Il derby tra Torino e Juventus, disputato sotto lo sguardo della Mole, è terminato con un pareggio 0-0. Vlahovic ha sprecato due occasioni cruciali nel primo tempo, mentre nel secondo tempo è emerso il predominio dei granata.

Alla fine, entrambe le squadre si sono accontentate di un punto ciascuna. La corsa di Juric verso l’Europa subisce uno stop, mentre Allegri continua la sua serie negativa di trasferte senza vittorie. Nel dettaglio delle formazioni, Juric ha optato per Sanabria al fianco di Zapata in attacco, mentre ha riservato alcune sorprese in difesa, schierando Tameze e Rodriguez ai lati di Buongiorno al centro, con Vojvoda e Bellanova sulle fasce.

A centrocampo, Linetty e Ricci formano la coppia centrale con Vlasic a supporto dell’attacco. Dall’altra parte, Allegri ha dovuto fare a meno di Milik e ha schierato la miglior formazione possibile della Juventus, con Chiesa e Vlahovic in avanti, Bremer a guidare la difesa affiancato da Gatti e Danilo, e Cambiaso e Kostic sulle fasce. Il centrocampo è stato affidato a McKennie, Locatelli e Rabiot.

Derby infuocato

Le fiamme del Derby si accendono ancor prima del fischio d’inizio, quando i sostenitori bianconeri decidono di esporre tre striscioni provocatori a Superga, un luogo caro al cuore dei tifosi granata fin dalla tragedia del Grande Torino nel 1949. La Juventus condanna nettamente questi gesti tramite i propri canali ufficiali, ritenendoli mancanza di rispetto verso una memoria storica sacra.

Sul terreno di gioco, la Juventus inizia con impeto: già al 7′, Chiesa, scattato via da Tameze, mette un cross perfetto per Vlahovic che però colpisce il palo, sprecando un’occasione d’oro. Successivamente, il Derby diventa una battaglia dura e priva di ispirazione, con Allegri che riesce a neutralizzare Juric, e con Bellanova e Zapata ben marcati rispettivamente da Kostic e Bremer.

Nel frattempo, Vlahovic continua a trovare spazio in area torinese e al trentesimo sfiora ancora il gol, ma questa volta Milinkovic-Savic si oppone salvando il Toro. Il primo tempo si chiude senza tiri in porta per i padroni di casa, con un unico tentativo di Vlasic che finisce largo su cross di Bellanova.

Nella ripresa, senza cambi nelle formazioni, Zapata sembra riaccendere la speranza dei tifosi del Toro ma il suo gol viene annullato per un fallo di Bellanova su Kostic. Il Toro mostra coraggio e determinazione, con Sanabria che impegna Szczesny con un colpo di testa respinto.

Allegri cerca di cambiare le sorti del match inserendo Iling-Junior e Yildiz per Kostic e Chiesa, ma è il Torino a creare più pericoli. Juric e il suo vice Paro provano a cambiare l’inerzia del gioco con le sostituzioni di Okereke, Lazaro, Kean e Alex Sandro per il Toro, ma il risultato non cambia.

L’ultima occasione arriva per Lazaro ma anche questa viene sprecata. Nel recupero, le tensioni in panchina si infiammano: Juric viene espulso per proteste e anche il suo vice Paro viene ammonito. Alla fine, il Toro tiene testa alla Juventus ma entrambe le squadre perdono punti preziosi: per il Toro, un’altra battuta d’arresto nella corsa all’Europa, mentre per la Juventus, un altro passo falso nella sua missione Champions.

Accertamenti per Szczesny nelle prossime ore

Dopo il contatto con Masina, Szczesny ha continuato a giocare, ma è probabile che abbia riportato una frattura delle ossa nasali. La Juventus procederà con gli accertamenti presso il J | Medical nelle prossime ore per valutare l’entità del danno e stabilire i tempi di recupero.

Pagelle Torino

  • Milinkovic-Savic (Voto: 7): Effettua un intervento miracoloso su Vlahovic. Si dimostra costante e affidabile in porta.
  • Tameze (Voto: 6): Lotta con determinazione su ogni pallone, adempiendo al suo compito.
  • Buongiorno (Voto: 6.5): Ingaggia un duello costante con Vlahovic, cercando di arginarlo con determinazione.
  • Rodriguez (Voto: 6): Gioca con semplicità, preferendo soluzioni pratiche.
  • Bellanova (Voto: 6.5): Corre senza sosta e fornisce numerosi cross interessanti, dimostrandosi instancabile.
  • Vlasic (Voto: 6.5): Segna la prima occasione del Torino e si dimostra versatile su tutto il campo.
  • Ricci (Voto: 6): Non si fa particolarmente notare ma svolge un lavoro prezioso nel centrocampo.
  • Linetty (Voto: 6): Mostra buoni spunti, ma manca di audacia nelle conclusioni.
  • Vojvoda (Voto: 6): Si dimostra versatile sia in difesa che in attacco, senza mai smettere di provarci.
  • Sanabria (Voto: 6): Fatica a trovare spazi, ma crea una buona occasione nella ripresa.
  • Zapata (Voto: 5.5): Combatte duramente ma rischia con alcune giocate fallose.
  • Juric (Voto: 6): Non riesce a ottenere la vittoria tanto desiderata e viene espulso nel finale.

Pagelle Juventus

  • Szczesny (Voto: 6.5): Svolge il suo compito senza sbavature, affrontando un colpo di testa pericoloso di Sanabria nella ripresa.
  • Gatti (Voto: 6.5): Solido in difesa e propositivo in attacco, fornisce un’ottima palla a Vlahovic che viene sprecata.
  • Bremer (Voto: 6.5): Affronta il duello fisico con determinazione, uscendo vincitore da diversi contrasti.
  • Danilo (Voto: 6): Nonostante qualche errore in fase di costruzione, dimostra leadership in difesa.
  • Cambiaso (Voto: 6): Alterna buone prestazioni a momenti di discontinuità.
  • McKennie (Voto: 6.5): Pericoloso quando riesce a scappare, si dimostra completo anche in fase difensiva.
  • Locatelli (Voto: 6): Tenta di far girare la palla velocemente ma con risultati intermittenti.
  • Rabiot (Voto: 6): Contribuisce al centrocampo ma manca del guizzo necessario per fare la differenza.
  • Kostic (Voto: 5.5): Attento in difesa ma poco incisivo in attacco.
  • Chiesa (Voto: 5.5): Parte bene ma si perde nell’anonimato nel corso della partita.
  • Vlahovic (Voto: 5): Spreca due opportunità chiare, condizionando la sua prestazione.
  • Allegri (Voto: 6): La difesa si dimostra solida ma i tentativi offensivi non portano al risultato desiderato.

Serie A

Juventus, Chiesa lascia il J Medical: resterà a Torino

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Chiesa, Juventus

Si avvicina la prima uscita stagionale della Juventus di Thiago Motta, che venerdì 26 luglio affronterà in amichevole il Norimberga in Germania. Proprio in terra tedesca si sta svolgendo il mini-ritiro dei bianconeri presso l’Adidas HQ, mentre alla Continassa proseguono i rientri dei nazionali.

Oggi è stato il turno di Federico Chiesa, assente giustificato dal matrimonio con Lucia Bramani, che ha sostenuto le visite di rito al J Medical. Gli esami in questione sono terminati poco fa con il calciatore che – come gli altri rientranti dei prossimi giorni – non raggiungerà i compagni in Germania ma resterà a Torino, per ricominciare ad allenarsi direttamente dalla Continassa.

Chiesa, quale futuro?

Quello di Chiesa è innegabilmente uno dei nomi più chiacchierati a livello di mercato, con la Roma che si è progressivamente defilata e diverse piste estere pronte ad essere sondate. Non è tuttavia da escludere la sua permanenza in casa Juventus, nonostante il mancato accordo per il rinnovo di contratto: molto dipenderà dal primo incontro con Thiago Motta, non appena i bianconeri avranno fatto ritorno dalla prima fase di ritiro precampionato.

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Fiorentina, è già Kean-gol: si avvicina Thorstvedt

La Fiorentina si gode i primi acuti di Kean in allenamento e lavora a supporto della punta sul mercato: offerta per Thortsvedt

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Sotto la guida di Raffaele Palladino, è già iniziato il precampionato della Fiorentina. L’ex tecnico del Monza ed il suo staff alternano sedute fisiche durissime ad esercitazioni tattiche e partitelle a varia intensità.

Proprio in una di quest’ultime, nella giornata di ieri, sono arrivati i primi due gol di Kean come buon auspicio per la piazza Viola, che lo scorso anni ha faticato tremendamente a trovate un centravanti costante nel rendimento.

Nel frattempo, la Fiorentina lavora anche su Thorstvedt proprio per offrire supporto a Kean in zona offensiva. Per il momento il divario tra valore imposto dal Sassuolo ed offerta è di circa 2 milioni, distanza colmabile non necessariamente inserendo contropartite tecniche.

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Serie A

Juventus, annunciato Thiago Motta: si avvicina Douglas Luiz

La Juventus ufficializza Thiago Motta come nuovo allenatore. L’ex Bologna succederà ad Allegri e siederà sulla panchina bianconera fino al 2027. In parallelo, si avvicina Douglas Luiz

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Thiago Motta

Dopo una lunga attesa arriva finalmente l’ufficialità. Thiago Motta sarà il nuovo allenatore della Juventus, che ha ufficializzato l’accordo fino al 2027 con l’ex allenatore del Bologna che seguiva sin da inizio anno. Al contempo, la Vecchia Signora è ad un passo da Douglas Luiz dall’Aston Villa, primo rinforzo per Motta insieme a Di Gregorio dal Monza. Per il centrocampista brasiliano, la Juventus è pronta a garantire 20 milioni agli inglesi insieme ai cartellini di Iling Jr e McKennie.

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