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Pietro Sighel in ESCLUSIVA: “Chiuso un cerchio, ai Mondiali sarà complicato”

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Un gennaio più che positivo per l’Italia, specialmente nello short track agli Europei di Danzica, dove la copertina spetta di diritto a Pietro Sighel, vincitore di tutte le tre competizioni individuali disputate. 500, 1000 e 1500 m. L’azzurro ha ottenuto un risultato senza precedenti, ottenuto a soli 24 anni. L’atleta trentino è intervenuto in ESCLUSIVA ai microfoni di Sportfocus24, in cui ha parlato della competizione appena disputata, senza tralasciare i prossimi obiettivi della stagione. Difatti, a marzo sono in programma i Mondiali a Rotterdam e le aspettative saranno piuttosto alte sui nostri atleti.

Sighel: “Il nostro sport è pieno di imprevisti”

A soli 24 anni, Pietro Sighel ha già coronato diversi sogni. Su tutti, quello di regnare incontrastato sulle gare individuali in una singola edizione degli Europei. Una vera impresa per il classe 1999, il quale ha raccontato la preparazione e il duro lavoro che c’è dietro: “Gli Europei sono un appuntamento importante, quindi vanno preparati nella maniera migliore. Va studiato l’approccio e la preparazione gara per gara, soprattutto perché il nostro è uno sport pieno di imprevisti, che possono capitare da un momento all’altro, a seconda delle dinamiche di gara“.

Sighel aveva già vinto in una gara individuale a Danzica, i 500 m durante la rassegna continentale nel 2023. In questa edizione è arrivata addirittura una triplice medaglia d’oro. Un risultato clamoroso per il 24enne trentino e, sicuramente, insperato, come spiegato dallo stesso pattinatore: “Posso dire che non mi aspettavo assolutamente questo risultato. Per me è una grande soddisfazione personale, perché è come se si fosse chiuso un cerchio, anche se ovviamente abbiamo ancora molti appuntamenti da affrontare. Ma quando succede una cosa del genere, ti senti rilassato, come che ti sia tolto un peso. Ti senti veramente in pace con te stesso, e hai quasi la sensazione di essere arrivato“.

Sighel: “Nessuna pressione in famiglia, delusione per la staffetta”

Destinato al pattinaggio fin da piccolo, Sighel è cresciuto in una famiglia di sportivi. Difatti, il padre Roberto è un ex pattinatore di pista lunga, mentre Arianna, sorella maggiore di Pietro, è anch’ella specialista nello short track. Vivere in un contesto di questo tipo può essere vantaggioso oppure risultare un grosso peso.

Sighel è sicuro che lo sport nella sua famiglia non abbia inciso negativamente su di lui: “Non c’è assolutamente nessuna pressione, anzi è più uno stimolo. Sicuramente da bambino il rischio era maggiore, visto che molti tendono a etichettarti come figlio di papà, quindi in quel momento un po’ di pressione può arrivare. Ma una volta che cresci e diventi adulto, questo peso non esiste più. Percorri la tua strada e non hai assolutamente nessun tipo di problema sotto questo punto di vista. Io ho sempre cercato di non vivere sfruttando il nome di mio padre. Cerco di crearmi il nome mio, cosicché tutti mi conoscano per i miei risultati“.

Arianna e Pietro Sighel, Italia

Con la sorella Arianna, Pietro ha condiviso la rassegna continentale di Danzica 2024, dove i due sono stati compagni di squadra nella staffetta 5000 m mista. L’Italia ha visto sfumare la medaglia d’oro proprio per la caduta del pattinatore trentino all’ultima curva: “Purtroppo abbiamo il rimpianto per la staffetta. Mi spiace molto per la squadra. Ci è mancato davvero poco. Alla fine, anche parlando con la squadra ci siamo detti che va bene così“.

Sighel, dai Mondiali alle Olimpiadi: “Vogliamo portare a casa i risultati”

Dopo il grande traguardo raggiunto agli Europei, la prossima tappa saranno i Mondiali, in programma a Rotterdam a marzo. Anche nella rassegna iridata, Sighel ha già conseguito risultati importanti, come l’oro nei 500 m nell’edizione di Seul 2023, a cui vanno aggiunti due argenti e un bronzo. Un risultato difficilmente migliorabile: “L’obiettivo è cercare di replicare quanto fatto l’anno scorso. Se andasse meglio, sarebbe bello, anche se, obiettivamente sarà molto difficile. Andiamo lì per portare a casa i risultati. A fine week-end avremo modo di fare un bilancio sui risultati conseguiti nei vari appuntamenti“.

L’altro grande evento a cui ambisce Sighel, saranno le Olimpiadi invernali 2026, in programma a Milano-Cortina. Il trentino ha già avuto modo di partecipare ai giochi di Pechino 2022, conseguendo un argento (staffetta 2000 m mista) e un bronzo (staffetta 5000 m). Un risultato migliore rispetto a suo padre che ha partecipato a cinque edizioni dei giochi olimpici invernali, però senza mai riuscire a portare a casa una medaglia.

Nonostante questo, Sighel tiene i piedi per terra: “Le medaglie le ho vinte con le gare di squadra, mentre mio padre ha sempre gareggiato individualmente. Non mi sento meglio, rimaniamo alla pari. Le prossime Olimpiadi mi piacerebbe che andassero almeno come le prime che ho disputato. Migliorarsi è complicato. Oro? Con le staffette potremmo avere la possibilità di vincere. Nel nostro sport tutto è possibile, per le dinamiche di gara. L’oro è un traguardo raggiungibile in tutte le distanze“.

Sighel e il Collare d’oro 2023: “Lì ti rendi conto di ciò che hai fatto”

Prima dell’impresa realizzata agli Europei di Danzica, Sighel si è reso protagonista anche nel 2023, togliendosi svariate soddisfazioni. Su tutte, spicca la medaglia d’oro conquistata a Seul, nei 500 m, valsa al trentino il Collare d’oro, riconoscimento unico per un atleta italiano: “È stato molto particolare. Rispetto alle altre manifestazioni, bene o male tutte un po’ simili tra loro, questo evento è stato un po’ più di nicchia, volto a premiare i vincitori della medaglia d’oro ai Mondiali. È bello ritrovarsi in mezzo agli atleti di altre discipline, estive e invernali. Ho provato tanta soddisfazione. Solo in occasioni simili, veramente, ti rendi conto di ciò che hai fatto. Ti dà una carica incredibile“.

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Da sport a sportivité: a Parigi una cerimonia da “menti fine”

Parigi apre le Olimpiadi cambiando il protagonista. Da sport a sportivité, fino all’unione: una cerimonia da “menti fine”

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Parigi 2024

La cerimonia di apertura di Parigi 2024 non è certamente passata inosservata. Un avvio alle Olimpiadi singolare che scinde il pubblico tra chi lo considera unico e all’avanguardia e chi, invece, ha percepito noia e delusione. Quello che è certo è che è stato un vero e proprio evento a 360 gradi, molto differente da quelli a cui siamo abituati.

Una cerimonia che, a primo impatto, sembra aver lasciato in secondo piano i protagonisti dei giochi, ossia gli atleti, che, sì, hanno sfilato sui battelli nella caratteristica cornice della Senna, ma che sono risultati meno spettacolari rispetto ai racconti che hanno intervallato la sfilata. Dal tedoforo misterioso, ai riferimenti alla storia e tradizione parigina, passando per i messaggi di incoraggiamento verso la libertà di espressione e la sinergia internazionale: lo sport, per tanti, sembra non esser stato la vera star.

Come dare torto alle critiche, nella Capitale francese è innegabile che la cerimonia non sia stata incentrata sullo “sport”. A Parigi, infatti, ha preferito porre al centro dei riflettori la “sportivité”. Una differenza che sembra lieve solo se osservata superficialmente. Sportivité, difatti, ha due accezioni fondamentali: la prima riguarda l’essere sportivo, il praticare sport, parola che difatti racchiude anche nel suo nome; la seconda, però, è quella che la distingue e riguarda l’insieme di tutti i tratti etici e personali considerati degni di un atleta.

Onestà, rispetto, fair play sono solo alcune delle doti che contraddistinguono lo “sportivo ideale”, il discobolo a livello caratteriale. Non solo, anche lealtà e amore verso la propria nazione, che gli atleti rappresentano durante tutti i giochi. Valori che non escludono, anzi, accolgono l’amore internazionale e soprattutto la fratellanza rappresentata nello sport dall’amicizia. L’amicizia che si crea tra gli atleti, a prescindere dalla provenienza, e che porta, a volte, anche a gesti emozionanti come la recente condivisione dell’oro olimpico tra Tamberi e Barshim.

Ecco allora che, sotto questa luce, ogni passaggio e ogni minima scelta stilistica durante l’evento acquisisce un significato differente, che mira a portare alla luce i valori sportivi che, in realtà, solo sportivi non sono. Lo sport, difatti, è spesso risultato un esempio che ha aiutato a trasportare queste doti morali in tutti gli altri aspetti della vita, motivo per cui la cerimonia ha preferito non porre una linea di separazione dove, in effetti, non esiste.

Da sportivité, nel corso delle ore, si è arrivati, allora, a “unione”: il valore che la riflette nella vita di tutti i giorni, il valore “all’avanguardia” che lo sport cerca di trasmettere; il vero valore che si cela e ha come apice i passaggi di testimone della torcia olimpica e l’emozionante esibizione di Celine Dion che ha concluso una cerimonia da palati, o meglio, menti, fine.

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LIVE Parigi, Tuffi 3m sincro al 4° posto: Scutto, ippon e quarti

LIVE Parigi 2024 per le gare del 27 luglio: Italia protagonista, 14 medaglie in palio in 8 sport

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Italia Scherma Olimpiadi

14 medaglie in palio in 8 sport: è la prima giornata di finali alle Olimpiadi. Italia impegnata su più fronti, dall’esordio nel volley maschile contro il Brasile sino alle finali di scherma (spada F e sciabola M), passando per i tuffi 3m sincro donne e la cronometro di ciclismo su strada (Ganna, Longo Borghini). LIVE da Parigi per gli ultimi aggiornamenti sulle gare di sabato 27 luglio.

Olimpiadi, gli aggiornamenti LIVE da Parigi

  • 12.16 – NUOTO: Lamberti manca la finale nei 400 stile.
  • 12.09 – SPADA: Fiamingo eliminata dalla statunitense Cebula al supplementare.
  • 11.55 – TUFFI: Bertocchi e Pellacani quarte nei 3m sincro. 9 punti fanno sfumare la prima medaglia azzurra: oro alla Cina, poi USA e Gran Bretagna.
  • 11.53 – NUOTO: Martinenghi in semifinale nei 100m rana. Adam Peaty domina, Nicolò rimonta nella vasca di ritorno e strappa il pass per la determinante gara del pomeriggio.
  • 11.50 – JUDO: Scutto ai quarti di finale. Vittoria per ippon sulla statunitense Laborde.
  • 11.15 – SPADA: Subito fuori Giulia Rizzi. Vano il recupero sulla polacca Klasik: è 12-11 al supplementare.
  • 11.13 – JUDO: Carlino eliminato ai quarti. Sfiora l’impresa con il numero 1 del mondo Yang, fatale l’ippon al Golden Score.
  • 10.08 – JUDO: Avanza agli ottavi Andrea Carlino. Piegato l’australiano Katz, l’azzurro sfiderà il favorito Yang Yung-Wei (Taiwan), argento a Tokyo.
  • 9.37 – TIRO A SEGNO: Italia out sin dalle qualificazioni. Cina 1 e Corea del Sud 1 si contenderanno l’oro; Kazakistan e Germania per il bronzo. Gambaro e Sollazzo chiudono 17esimi.
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Olimpiadi, da Ganna alla 4×100 stile: gli italiani in gara sabato 27 luglio

Gli italiani in gara sabato 27 luglio alle Olimpiadi di Parigi: le speranze di medaglie passano dal ciclismo con Ganna, oltre che dalla scherma e dal nuoto. Esordio anche per il volley maschile e Martinenghi

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Ganna

Archiviata la cerimonia di apertura, nella giornata di sabato 27 luglio entrano nel vivo le olimpiadi, con anche i primi italiani in gara. In particolare, sono 14 le discipline che assegneranno le prime medaglie di Parigi 2024. Le speranze dell’Italia passano principalmente dal ciclismo con Filippo Ganna e Elisa Longo Borghini, impegnati nelle rispettive prove a cronometro.

Grande attesa anche per Assunta Scutto, che ha ottime possibilità di ambire ai metalli più preziosi nel judo, oltre che per la scherma con Rossella Fiamingo nella spada e Luigi Samele nella sciabola a caccia del podio. Più difficile ma non per questo proibitive per l’Italia soddisfazioni nei tuffi e nel nuoto, col trampolino 3 metri sincronizzato, che vede al via la coppia Bertocchi e Pellacani, e la 4×100 stile libero maschile di nuoto.

Iniziano la loro avventura in questi giochi olimpici anche Nicolò Martinenghi, impegnato nelle batterie e semifinale dei 100 metri rana, e la nazionale maschile di volley, che sfiderà il Brasile. Tanti italiani impegnati anche nel torneo di tennis, con in campo quest’oggi Darderi, Cocciaretto, Errani e Paolini (sia in singolare che in doppio) e Bolelli e Vavassori che iniziano il loro percorso nel doppio maschile.

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