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Champions League

Italia super, l’Europa ora osserva: come funziona il ranking

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Inter

La vittoria cronologicamente più tardiva è stata quella della Roma, che ha avuto la meglio ai calci di rigore contro il “solito” Feyenoord ai sedicesimi di Europa League. Una soddisfazione che bissa quella del Milan che, pur sconfitto in quel di Rennes per 3-2, si era garantito poco prima il passaggio agli ottavi di finale della competizione grazie al 3-0 dell’andata a San Siro. La doppietta messa a segno da Pioli e De Rossi è un toccasana per il successo del movimento, accresciuto ancora una volta grazie ad un’Italia super.

Le vittorie di Roma e Milan portano così a 7 su 7 le formazioni italiane agli ottavi di una competizione europea: a loro si aggiungono Lazio, Inter e Napoli in Champions – in attesa delle rispettive gare di ritorno – insieme ad Atalanta, testa di serie in Europa League, e Fiorentina, testa di serie in Conference. L’orchestra Made in Italy suona dunque una melodia dolcissima, poiché si piazza in vetta al ranking UEFA con un punteggio complessivo di 15.571. Ma quali sono i reali benefici?

Daniele De Rossi, Roma
Daniele De Rossi, Roma

Italia forza 5: duello Germania-Inghilterra

Se la massima graduatoria per club dovesse rimanere così per tutta la durata della stagione, allora le squadre italiane otterranno un plus non da poco nella prossima edizione di Champions League. Infatti, in caso di 1° o 2° posto nel ranking è previsto uno slot extra, che garantirebbe 5 squadre provenienti dalla Serie A, anziché 4, nella prossima edizione del torneo. Ad oggi, per intenderci, sarebbe qualificato il Bologna.

Simile la situazione in Germania, che però ha già perso due squadre della Bundesliga e rischia la debacle con le situazioni non proprio idilliache di Borussia e Bayern, chiamate alla vittoria in casa nelle rispettive gare di ritorno. L’attuale quinto posto in Bundesliga è occupato dal Lipsia, ma l’intero campionato dovrà guardarsi le spalle dalla risalita della Premier League. Nonostante le difficoltà, i club inglesi rimangono favoriti nelle rispettive competizioni – Manchester City in Champions e Liverpool in Europa League.

Napoli
Napoli

Il Mondiale sullo sfondo

La super Italia di questo avvio di 2024, perciò, resta la nazione con il maggior numero di formazioni impegnate nelle coppe. Ciò implica per diretta conseguenza una più ampia distribuzione di probabilità di immagazzinare altri punti validi per il ranking man mano che – si spera – si susseguiranno vittorie e passaggi del turno. Questo momento della stagione sarà determinante anche per il prossimo Mondiale per Club, che si disputerà nell’estate 2025 negli USA.

In particolar modo, l’ago della bilancia è il Napoli. La squadra di Calzona con due vittorie in Champions League da qui a fine stagione riuscirebbe a qualificarsi, raggiungendo l’Inter già sicura del posto ed estromettendo la Juventus, che osserva da lontano data l’impossibilità di disputare le Coppe quest’anno. Fuori dai giochi il Milan, che militando in Europa League non potrà accumulare più punti utili.

Champions League

Re Carlo fa 7: Il Real Madrid vince la Champions League

Il Real Madrid vince la sua 15° Champions League a Wembley, grazie ai gol di Carvajal e Vinicius. Il Borussia Dortmund capitola sotto i colpi di Re Carlo Ancelotti, alla sua 7° vittoria in carriera

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Vinicius, Real

Doveva essere una serata di festa e lo è stata, con tanto di spettacolo sugli spalti da parte dei tifosi del Borussia Dortmund. Ma nelle finali di Champions League, alla fine, a sorridere è sempre il Real Madrid. A Wembley i mostri sacri guidati da Carlo Ancelotti hanno sollevato al cielo la quindicesima coppa dalle grandi orecchie della loro storia, con tanto di record personale per Re Carlo che in carriera sale così a 7 vittorie nella competizione.

Un copione già scritto

L’ultimo atto di questa edizione ricalca alla perfezione le più grandi vittorie della storia recente del Real Madrid: prima parte di gara sofferta, errori sotto porta da parte del Borussia Dortmund, occasioni potenziali sfumate per un dettaglio.

Ma è proprio l’impercettibile a fare la differenza, come la testa del non altissimo Carvajal che sblocca la partita e avvia se stesso – insieme a Nacho, Kroos e Modric – verso la sesta Champions League personale in carriera.

A chiuderla è l’uomo delle finali madridiste, quel Vinicius che aveva deciso già la 14° coppa contro il Liverpool e si prende la responsabilità di convertire in rete l’assist di Bellingham. Il resto, come sempre, è storia: sia l’addio di Reus dal Dortmund che quello di Kroos alla Camiseta Blanca fanno da dolce epilogo all’ennesimo copione già scritto. La squadra di Ancelotti è legata a doppio filo alla storia della Champions e la notte di Wembley non ha fatto altro che dimostrarlo ancora.

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Champions League

Capolavoro Dortmund, PSG out: stasera Real-Bayern

Il Borussia Dortmund vola a Wembley: battuto il PSG 1-0 anche al ritorno, ora si attende l’altra semifinale tra Real Madrid e Bayern

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È giusto parlare ancora di sorpresa? Mentre ci si interroga, il Borussia Dortmund strappa il biglietto per la finale di Champions League a Wembley. Un traguardo del tutto inatteso che fa il paio con l’amarezza degli sconfitti: il PSG, infatti, non riesce a ribaltare lo 0-1 dell’andata subendo in casa lo stesso risultato.

Merito della capocciata di Hummels, MVP assoluto, ma anche di sfortuna ed imprecisione con 6 legni colpiti da Mbappe e compagni tra andata e ritorno. Nell’anno dell’addio al Muro Giallo, Marco Reus avrà così l’occasione di sollevare la Champions League al cielo per la prima volta, avversari permettendo.

Il quadro si completerà questa sera, con Bayern e Real Madrid che ripartiranno dal risultato di 2-2 dell’andata. Appuntamento al Bernabeu per decidere se ci aspetta il secondo derby tedesco dopo quello del 2013 o l’inedito atto ultimo tra il Dortmund e la squadra più titolata di tutte.

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Champions League

PSG, errori e sfortuna: il Dortmund ringrazia Fullkrug

Terminato il primo round delle semifinali di Champions League, non senza sorprese. Il Borussia Dortmund batte il PSG, con Fullkrug protagonista e la difesa transalpina densa di imprecisioni

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Fullkrug, Borussia Dortmund

I pronostici sono fatti per essere sovvertiti e l’esempio per eccellenza nel mondo del calcio proviene spesso dalle notti di Champions League.

All’indomani del frizzante ed imprevedibile Bayern Monaco-Real Madrid, il PSG ha fatto visita al Borussia Dortmund nella gara di sicuro dal divario più ampio sulla carta tra le due. Ebbene, tale spaccatura si è progressivamente assottigliata sotto i colpi di un BVB battagliero ed ordinato, a fronte di disattenzioni ed errori che costano carissimo a Mbappe e compagni.

Il gol di Fullkrug, decisivo per l’1-0 finale, è tutto un programma visto il lancio preciso di Schlotterbeck agevolato dallo svarione della linea difensiva di Luis Enrique. Che ora dovrà inseguire tra una settimana al Parco dei Principi, magari chiamando a sé anche quella fortuna mancata nella ripresa quando Mbappe e Hakimi hanno colpito due pali clamorosi nella stessa azione. Un punto da cui ripartire, Dortmund permettendo.

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